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URL: cos’è, cosa significa l’acronimo, perché sono importanti per la SEO

Illustrazione concettuale con due URL, TheSite.com e TheNewSite.com, rappresentati come pagine web lungo una strada digitale con segnali HTTP

Chiunque navighi su Internet ha avuto a che fare con gli URL, anche se non sempre ci si sofferma sul loro significato o sulla loro struttura. Eppure, gli URL sono fondamentali non solo per la navigazione online, ma anche per il posizionamento nei motori di ricerca, la sicurezza e l’esperienza utente. In questo articolo vedremo cosa significa URL, da cosa è composto, quali sono le best practice nella sua gestione e perché gioca un ruolo chiave nel mondo del web.

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Cosa significa URL?

L’acronimo URL sta per Uniform Resource Locator, che in italiano possiamo tradurre come “Localizzatore Uniforme di Risorse”. Si tratta di una stringa di testo che specifica l’indirizzo di una risorsa su Internet: una pagina web, un file, un’immagine, un video o qualsiasi altro contenuto accessibile via rete.

Un URL permette quindi al browser di sapere dove trovare una determinata risorsa e come interagire con essa.

Analisi dell’acronimo URL: Uniform Resource Locator

Per comprendere a fondo il significato di URL, è utile scomporre l’acronimo nei suoi tre termini principali:

  • Uniform: indica che l’indirizzo segue un formato standardizzato e condiviso a livello globale. Questo significa che qualunque browser o dispositivo, indipendentemente dal sistema operativo o dal produttore, può interpretarlo e utilizzarlo per accedere alla risorsa.
  • Resource: si riferisce a qualsiasi contenuto accessibile online, che sia una pagina HTML, un file PDF, un’immagine, un video, un database, o persino un’API. In pratica, ogni elemento raggiungibile tramite un URL è considerato una risorsa.
  • Locator: significa localizzatore, ovvero uno strumento che serve a indicare la posizione precisa della risorsa nel vasto spazio di Internet. L’URL svolge la funzione di mappa e bussola insieme: dice al browser dove andare e cosa caricare.

Insieme, le tre parole esprimono con chiarezza la funzione dell’URL: fornire un indirizzo univoco e universale per identificare e accedere a una risorsa sul web.

Differenza tra URL, URI e URN

Per completezza, è utile distinguere l’URL da altri termini simili come URI e URN:

  • URI (Uniform Resource Identifier): è un identificatore generico di una risorsa, che può essere un URL o un URN.
  • URN (Uniform Resource Name): è un identificatore che assegna un nome univoco a una risorsa, senza indicarne necessariamente la posizione.

In sintesi:

  • Lo URL è un tipo specifico di URI che include l’indirizzo della risorsa.
  • Lo URN è un URI che invece non include la posizione, ma solo il nome.

Struttura di un URL

Un URL completo è composto da diverse parti, ognuna con un significato ben preciso. Prendiamo un esempio:

https://www.miosito.it/blog/articolo-seo?utm_source=facebook#commenti

Vediamone le componenti:

  1. Schema o protocollo (https://): indica il protocollo usato per accedere alla risorsa. I più comuni sono:
    • http e https (per pagine web)
    • ftp (per file)
    • mailto (per indirizzi email)
  2. Host o dominio (www.miosito.it): è il nome del sito, o più precisamente del server che ospita la risorsa.
  3. Porta (opzionale): in molti casi è implicita. Per https la porta è 443, per http è 80. Si può comunque specificare esplicitamente (es. :8080).
  4. Percorso (/blog/articolo-seo): indica la posizione della risorsa all’interno del sito, come se si trattasse della struttura di una cartella.
  5. Parametri di query (?utm_source=facebook): consentono di passare informazioni al server. Utilissimi per il tracciamento delle campagne pubblicitarie o per filtrare contenuti dinamici.
  6. Frammento (#commenti): punta a una specifica sezione della pagina, spesso per l’ancoraggio interno.

URL leggibile vs URL dinamico

Nel web moderno si cerca di usare URL leggibili, ovvero comprensibili anche all’utente umano:

  • Esempio leggibile: www.miosito.it/prodotti/cuffie-wireless
  • Esempio non leggibile: www.miosito.it/index.php?id_prodotto=78&cat=5

Gli URL leggibili (o parlanti) non solo migliorano l’esperienza utente, ma favoriscono la SEO: i motori di ricerca riescono a comprendere meglio l’argomento trattato e a posizionare la pagina in modo più efficace.

Best practice per gli URL

Ecco alcune buone pratiche da seguire nella gestione degli URL:

  • Usare il protocollo HTTPS per garantire sicurezza e fiducia.
  • Preferire URL brevi e descrittivi, con parole chiave significative.
  • Evitare caratteri speciali, spazi, lettere accentate e maiuscole.
  • Utilizzare il trattino (-) come separatore tra parole, invece dell’underscore (_).
  • Non cambiare gli URL senza un redirect 301, per evitare perdita di traffico e indicizzazione.

Perché gli URL sono importanti in ottica SEO?

Un URL ben strutturato è un elemento fondamentale della SEO on-page. Influenza direttamente:

  • La comprensione semantica da parte dei motori di ricerca
  • Il CTR nei risultati di ricerca, perché un URL chiaro ispira più fiducia
  • L’organizzazione del sito, facilitando la scansione e l’indicizzazione da parte dei crawler

Inoltre, l’URL è spesso l’elemento che viene copiato e condiviso, quindi ha anche una funzione di comunicazione e branding. Se vuoi saperne di più, leggi qui come posizionarsi su Google!

AUTORE
Foto di Marco Loprete

Marco Loprete

Sono un web designer / developer specializzato in WordPress e un esperto consulente SEO. Laureato in Scienze della comunicazione all'Università di Macerata con il massimo dei voti, da oltre dieci anni lavoro al fianco di enti, aziende e professionisti per ottimizzare la loro presenza online. Il mio obiettivo è trasformare il sapere digitale in strategie efficienti che portino a risultati concreti.

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