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Come funziona il News Feed di Facebook

Il simbolo dei like su Facebook

Come funziona il news feed di Facebook? È una domanda niente affatto scontata: il news feed è infatti la sezione principale del popolare social network, ovvero il flusso di notizie che compare non appena effettuiamo il login. Dunque capire come funziona significa comprendere quali sono i meccanismi dietro la popolarità di un post.

In questo breve articolo vedremo come funziona il news feed di Facebook. Ti consiglio anche di dare un’occhiata alla mia guida su come creare un piano di Social Media Marketing in 4 mosse!

Cos’è il Facebook news feed

Definizione

Il news feed è lo spazio della home di Facebook in cui compaiono i post degli degli utenti tuoi amici, delle pagine a cui hai messo “mi piace”, dei gruppi a cui sei iscritto. In generale, è la sezione in cui compaiono le novità relative all’attività dei tuoi contatti e persino le inserzioni a pagamento.

Come è cambiato il news feed

Il news feed è dunque la sezione più “vissuta” di Facebook, quella che controlliamo molteplici volte al giorno e che ci stimola ad interagire con i contenuti. Ovvio, stando così le cose, che Facebook riponga molta attenzione al suo funzionamento. La riprova sta nel fatto che molteplici sono stati gli aggiornamenti nell’algoritmo che ne regola il funzionamento (Edge Rank).

In particolare, negli ultimi mesi, Facebook ha:

  • incentivato le interazioni tra utente e utente, riducendo la visibilità dei post (organici) provenienti dalle pagine (29 giugno 2016);
  • preso misure contro il clickbait (4 agosto 2016 e oggi) e, in generale, contro le pagine che diffondono fake news (bloccata la possibilità di realizzare promo a pagamento, 28 agosto 2017);
  • incrementato l’importanza di contenuti “personalmente informativi” (11 agosto 2016);
  • introdotto la funzione “Feed Esplora” (ottobre 2017), che permette di leggere anche post di pagine a cui non si è messo like (ma che potrebbero interessare);
  • incrementato ulteriormente la priorità di post provenienti dai propri contatti, a scapito dei contenuti dei brand (gennaio 2018);
  • incrementato la visibilità delle news locali (gennaio 2018);
  • approntato un sistema di segnalazione delle Fake News durante la campagna elettorale italiana (gennaio 2018);

Altre novità potrebbero arrivare nei prossimi mesi: Facebook, infatti, sta testando un aggiornamento per cui nel news feed principale potrebbero comparire solo gli aggiornamenti di amici e i post sponsorizzati, i post organici delle pagine verrebbero confinati in un news feed secondario (il condizionale è d’obbligo: siamo ancora in fase di testing).

Per tenere sott’occhio le prossime mosse del social di Mark Zuckerberg ti consiglio di consultare il blog Facebook Newsroom.

Come funziona il news feed di Facebook?

Partiamo da un presupposto: il news feed è strutturato per favorire l’interazione con i contenuti per te rilevanti.

Esso non ti mostra tutti i post dei tuo amici, delle pagine a cui hai messo like o dei gruppi a cui sei iscritto (o delle inserzioni a cui potresti essere interessato). Se così fosse, risulterebbe eccessivamente dispersivo e l’interazione molto più farraginosa.

Facebook effettua dunque una scrematura: i post che potrebbero essere visualizzati sul tuo news feed entrano in competizione tra loro. Solo quelli a cui Facebook assegna un “punteggio” più alto degli altri verranno effettivamente visualizzati.

I fattori che influenzano il news feed

Da cosa dipende questo punteggio? I fattori che regolano l’algoritmo del news feed (Edge Rank) sono oltre 100.000 e, come abbiamo detto sopra, vengono costantemente aggiornati. Tra i principali figurano:

  • Autore: quanto spesso interagiamo con la pagina o l’utente che ha pubblicato il post. Detto altrimenti: vedrai molto più difficilmente i post di amici e pagine con cui interagisci pochissimo o non interagisci affatto;
  • Tipo di contenuto: quanto spesso interagiamo con quel tipo di contenuto (status, link, foto ecc.) determina anche la possibilità che il post in questione sia visualizzato o meno. Ovvero: se interagisci raramente con le foto, i post fotografici avranno meno chance di comparire nel tuo news feed;
  • Interazioni: quante interazioni ci sono state con quel post? Tante? Aumentano le probabilità che tu possa visualizzare quel post nel news feed. Poche? Le probabilità diminuiscono, a favore di post di maggior successo;
  • Data di pubblicazione: quanto è recente l’aggiornamento. La “freschezza” del post è però bilanciata dal meccanismo dello “Story Bump”, grazie al quale anche post molto vecchi possono tornare alla ribalta del news feed se ricevono interazioni in un dato momento;
  • Tempo di lettura: il tempo speso su un post. Introdotto nel giugno 2015, è diventato un fattore sempre più importante (e sembra sia destinato a crescere di rilevanza). Facebook infatti interpreta il tempo trascorso su un post come un’indicazione circa il suo interesse;

Sulla base di questi parametri, Facebook calcola quale sia la probabilità che tu interagisca con il post. Sulla base di questo calcolo, il cui risultato è l’indice numerico che prima ho definito “punteggio”, Facebook sceglie se mostrarti o meno il post.

Affinare i risultati: Feed Quality Panel, sondaggi e A.I.

Complessivamente l’Edge Rank filtra, in media 1.500 post giornalieri a testa. In questa operazione non sono estranei due strumenti:

  • il Feed Quality Panel: un gruppo di mille utenti che fa da campione statistico e che ogni giorno valuta la propria esperienza su Facebook, ordinando i post del proprio news feed in base al grado di interesse;
  • i sondaggi online, somministrati agli utenti, che per Facebook costituiscono una fonte utilissima di notizie;

Ciò che conta maggiormente, però, è che gli algoritmi di Facebook sono in grado di “imparare” grazie ai principi dell’Intelligenza Artificiale (AI). Il “machine learning”, infatti, consente agli algoritmi di individuare e “ricordare” le preferenze di ciascuno, per strutturare news feed sempre più a misura di utente.

Conclusione: la visibilità è questione di strategia

Stando così le cose si capisce facilmente come, per un’azienda o un professionista, un’attività efficace sui social sia soprattutto una questione di strategia. Occorre infatti stabilire con precisione cosa pubblicare, con quale scopo, a beneficio di chi, quando. Ovvero definire un piano di social media marketing che sia a prova di news feed.

La direzione intrapresa da Facebook, infatti, è quella di limitare la portata organica dei post delle pagine per privilegiare, al contrario, gli aggiornamenti di stato degli utenti amici. Se, dunque, le promozioni a pagamento saranno un arma sempre più importante, anche massimizzare gli effetti dei post organici non è da meno.

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