Twitter sperimenta tweet lunghi 280 caratteri | Marco Loprete

Twitter sperimenta tweet lunghi 280 caratteri

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I famosi 140 caratteri di Twitter potrebbero essere presto consegnati alla storia. L’azienda, infatti, ha avviato la sperimentazione, su un gruppo ristretto di utenti, di tweet lunghi 280 caratteri.

La conferma arriva anche per bocca (ops: tweet) del fondatore e CEO Jack Dorsey: “È un piccolo cambiamento, ma una grande mossa per noi. 140 caratteri era una scelta basata sul limite dei 160 caratteri degli sms. Siamo felici di come il nostro team abbia risolto un problema che a volte gli utenti hanno nel twittare. Al tempo stesso mantenendo brevità, velocità ed essenza del nostro servizio”.

La svolta era nell’aria. Negli ultimi anni, Twitter ha proposto agli utenti una serie di novità per ampliare lo spazio dedicato alla scrittura, ad esempio escludendo dal conteggio le fotografie e i video condivisi in un tweet. Queste mosse, tuttavia, non sono bastate a riaccendere l’entusiasmo degli utenti (e degli investitori). La decisione di raddoppiare i caratteri disponibili arriva dopo l’ultima trimestrale di cassa, che ha confermato le difficoltà dell’azienda: la crescita degli utenti è pari a zero (328 milioni erano anche ad inizio 2017), in compenso le vendite segnano -4,7% e gli introiti pubblicitari -8%.

“Secondo le nostre ricerche il limite dei caratteri è la causa principale di frustrazioni per le persone che scrivono in inglese”, scrive Twitter in un comunicato. Ne consegue che la disponibilità dei 280 caratteri dovrebbe, secondo i calcoli dell’azienda, invogliare maggiormente gli utenti allo scambio di contenuti, aumentandone anche la permanenza. Come fa notare Vincenzo Costa su Ansa, gli utenti italiani attivi su Twitter trascorrono in media 1 ora al mese sulla piattaforma, contro le 14 ore al mese su Facebook.

Dati simili non invogliano certo gli investimenti pubblicitari; soprattutto, tratteggiano una crisi profonda, la cui portata non sembra essere ben compresa dalla stessa azienda. Twitter è, nell’immaginario collettivo, il social dell’informazione e della brevità: contenuti scambiati e fruiti sull’onda dell’attualità. Facebook, dal canto suo, tende a porsi sempre più come piattaforma-mostre, onnicomprensiva, al punto tale da sovrapporsi al web nel suo complesso. Sembra improbabile che il solo aumento del numero dei caratteri possa invertire questa percezione; e del resto, ad invertirla senza una visione chiara (che, ad oggi, sembra mancare) si rischia di snaturare l’essenza stessa di Twitter, spingendolo sempre più a confondersi con una brutta copia di Facebook.

Vedremo nei prossimi mesi se i test daranno risultati positivi. Nel frattempo, Twitter non ha comunicato i dettagli della sperimentazione, tantomeno si è sbilanciata su tempistiche e modalità di un’eventuale futura estensione a tutti gli utenti. La disponibilità dei 280 caratteri sarà annunciata dal contatore dei caratteri disponibili per la compilazione del messaggio: il conto alla rovescia partirà da 280 e non più da 140.

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